Se è vero che nella vita bisogna provare più esperienze, posso garantire che quella del “giurato” gastronomico è stata davvero entusiasmante e tuttavia non priva di critiche. E’ successo un mese fa a Chianciano Terme nel contesto del consueto convegno di settore organizzato dall’amico Professor Giorgio Lombardi, vero esperto della gastronomia abbinata all’attività alberghiera.
Questo era anche l’anno dei pizzaioli, quindi doppia fatica nel pronunciarsi dovendo fare molta attenzione al fatto che tra i “grandi” chef della cucina tradizionale e i “grandi” pizzaioli è una continua lotta per l’affermazione di essere considerato “uomo, o donna, più completo in cucina”.
La rivalità tra le due categorie ha fatto scoppiare un caso: da un lato una giovanissima e molto graziosa aspirante chef di cucina e dall’altro un affermato pizzaiolo, uomo. I due contendenti, ad un certo punto, attendevano dal sottoscritto il Voto finale. Un piatto di carne bovina, semplice ma gustoso, e dall’altra una formidabile margherita: Chi meritava di più? Bè, qui l’antagonismo si è spezzato in due: parità, altrimenti sarebbero stati guai…